Cinque citazioni in cerca d’autore

5 Ottobre 2020

I presidenti delle cooperative tentano ogni anno – di solito senza successo! – di condensare in poche righe gli eventi, se non addirittura il senso dell’intero anno. Lo fanno nelle “Lettere del presidente” contenute nel Bilancio sociale. Ecco una scelta di cinque citazioni, una per ogni anno, provenienti dalle lettere di Massimiliano e Stefano contenute nei bilanci sociali.

2015

“Tutta l’attività del primo anno di vita della nostra Cooperativa è stata caratterizzata da una duplice tensione, da una parte l’esigenza di un’immediatezza che la gestione dell’accoglienza dei soggetti richiedenti asilo richiede; dall’altra parte la voglia di costruire delle accoglienze solide, che si caratterizzino per la qualità. Nessun documento può raccontare la passione che le persone che stanno costruendo la Cooperativa hanno dedicato in questo primo anno di attività”.

2016

“Spesso nei bilanci si guardano i numeri economici, ma in una realtà sociale gli indicatori che possono evidenziare se una realtà lavora bene o meno sono anche altri. Non è facile metterli in evidenza e raccontarli. Non è facile cogliere questi indicatori. Una sintesi per me efficace è quella della qualità. Cioè? Stiamo riuscendo a realizzare la nostra attività valorizzando ogni persona che incontriamo, ogni relazione personale e istituzionale?

2017

“Non mi dimentico che tra una sfida e l’altra (strutturare la Cooperativa, darle un futuro) stiamo facendo un’attività importante, con tutta la passione necessaria per offrire un ottimo servizio ai nostri accolti. L’attività ordinaria è proseguita abbastanza stabile nel numero degli accolti per quasi tutto l’anno e si è allargata ulteriormente nella parte finale dell’anno. Un segno di forte responsabilità da parte della Cooperativa”.

2018

“Come in ogni momento di crisi, alla discesa si accompagna un tentativo di risalita. Racconteremo dunque in questo Bilancio Sociale le attività di progettazione e sviluppo che nell’ultima parte dell’anno 2018 abbiamo messo in campo, per creare nuovi servizi, attività che ora, mentre scrivo, stanno assumendo le prime dimensioni di concretezza. In questo momento concludo con un doveroso e sentito “grazie” ai nostri operatori, le persone che sono in prima linea nell’accoglienza, e agli altri che sono in seconda e terza linea, a tutti noi che stiamo affrontando, insieme anche quando non è facile parlarsi, un momento difficile”.

2019

“È confrontandosi con l’incerto che si sperimentano passi avanti, mentre molto più spesso un’idea consolidata del “certo” impedisce la crescita. Il cambiamento era e rimarrà inevitabile, la domanda di identità su chi siamo come cooperativa non è ancora esausta, anzi. Ogni nuovo sviluppo rimetterà in gioco le carte, tanto più vista la relativamente giovane età della nostra organizzazione, la consapevolezza sociale ancora tutta da crescere, la storia di mono-servizio senza partner che ci ha fatto crescere, le acquisizioni e le scelte personali nella misura in cui impattano sul procedere o meno di determinati processi organizzativi. Siamo così giovani che non può esserci un “vecchio” e un nuovo”.

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